Scala di Attivazione della Misofonia (MAS-1), spieghiamola meglio

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Sicuramente leggendo gli articoli di questo sito vi sarete imbattuti nella sigla MAS-1. Altrettanto sicuramente avrete letto che si tratta della Scala di Attivazione della Misofonia che misura l’entità della vostra sensibilità ai suoni con una scala che va da 0 a 10 livelli (perciò 11 livelli). Cliccando qui potrete accedere alla versione PDF di questa scala utilizzata in molti centri adibiti alla cura della misofonia. In questo articolo invece troverete una spiegazione più dettagliata di questa Scala perchè possa esservi di aiuto per collocarvi più facilmente in un gruppo.

Come abbiamo già scritto, i punti di autovalutazione sono stati ideati per aiutare a capire attraverso la gamma di sintomi raggruppati in diversi punti, il proprio grado di misofonia.
Alcuni misofonici potrebbero non manifestare necessariamente tutti o anche molti di questi comportamenti, inoltre alcuni possono presentare sintomi in un ordine diverso (per esempio manifestare comportamenti conflittuali prima di quelli più cooperativi), ad ogni modo è attualmente l’unico strumento per ora esistente e disponibile ai pazienti per una auto-valutazione.

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Attenzione:
questo non è uno strumento di diagnostica. Noi presentiamo le informazioni sulla misofonia come un servizio pubblico, ma vi preghiamo di non prendete le informazioni come consulenza medica.

GRUPPO 0: La persona sente un suono scatenante conosciuto ma non avverte alcun disagio

GRUPPO 1: La persona ha un livello minimo di coinvolgimento misofonico e può essere consapevole del fatto che alcuni suoni possono essere un problema o un fastidio, ma non sembra avere una significativa esperienza negativa con loro. Alcune persone hanno commentato un suono usando l’espressione “mi sale sui nervi”.

(Soggetto n°1 – Bobby) “Non sono agio quando vado a visitare la mia famiglia.”
(Soggetto n°2 – Pam) “A volte sono frustrata.”
(Soggetto n°3 – Sabrina) “Vorrei che ci fosse qualcosa che potesse farlo andare via.”

GRUPPO 2: La persona a questo livello ha riferito di provare abbia o ha avuto qualche esperienza con la misofonia ma non sembra avere una forte risposta di lotta o fuga. Si sente a disagio, ma è in grado di sopportare l’evento di innesco senza eccessivo stress e può essere in grado di allontanarsi dal suono incriminato, senza sforzo significativo (o, eventualmente, subire l’evento).

(Soggetto n°1 – Cindy) “Mi permetto di lasciare la stanza se mi sento irritata”.
(Soggetto n°2 – Rach) “Devo guardare lontano e qualche volta sono ritornata in me stessa trattenendo il respiro e la mia mente in subbuglio per altre è come se si allontanasse.”
(Soggetto n°3 – Pam) “Se abbiamo degli ospiti che masticano male, trovo un motivo per lasciare la sala.”

GRUPPO 3: La persona ha segnalato di aver vissuto una significativa risposta negativa che include il desiderio di fuggire al suono scatenante, chiedere gentilmente a qualcuno di smettere di fare il suono offensivo o la sensazione di essere al limite della sopportazione fino a quando il suono cessa. A questo livello, la persona trova difficile sopportare il fattore scatenante.

(Soggetto n°1 – Chasity) “Ho imparato a lasciare la stanza solo quando lui mangia il gelato o divento molto arrabbiata.”
(Soggetto n°2 – Bretagna) “Mi arrabbio e vado nell’altra stanza. Quando guardo la televisione, se sento qualcuno mangiare o se li vedo mangiare non guardo la TV per un po’.”
(Soggetto n°3 – Todd) “Altre volte ho sperimento rabbia interiore e mormoro sottovoce o trovo una scusa per lasciare il tavolo.”

GRUPPO 4: La persona segnala di aver avuto almeno una reazione di lotta o fuga. La persona può sentirsi tesa e apparire turbata da un suono. Tale persona può sentire delle reazioni intensificate come descritto al livello tre. Inoltre, ha la tendenza a coprirsi o tapparsi le orecchie. Alcune persone hanno riportato il pianto come una delle loro reazioni significative e altri riferiscono di essersi domandati se sono “pazzi”.

(Soggetto n°1 – Clara) “Questa cosa mi sta facendo impazzire. Ho già avuto più attacchi di panico.”
(Soggetto n°2 – Tony) “Mi capita spesso di coprirmi le orecchie, come un bambino di 5 anni, roba da matti. La mia povera moglie cerca di affrontare il peso di questo problema.”
(Soggetto n°3 – Alex) “Il peggio è quando nessuno ti capisce e pensano che tu stia impazzendo … anche i miei genitori credono che io sia pazzo; loro non credono in una cosa come la misofonia.”

GRUPPO 5: La persona riferisce di avere un potente desiderio di lotta o fuga che può essere espresso come il panico. La risposta è immediata e non è qualcosa che la persona è grado di controllare; il suono incriminato può suscitare forti sentimenti di disgusto. Alla persona di livello 5 può sembrare che il suono incriminato, se provenienti da un’altra persona, sia stato fatto intenzionalmente o in modo inappropriato.

(Soggetto n°1 – Juli) “Gli ho chiesto di fermarsi e ha detto che non era colpa sua e ha iniziato a mostrarmi drammaticamente le differenze tra il masticare a bocca aperta e a bocca chiusa. Ho dovuto coprire le orecchie e urlare.”
(Soggetto n°2 – James) “Ho quasi la sensazione che mi prendano in giro.”
(Soggetto n°3 – Randy) “Non riesco a capire come le persone possano essere così ignoranti.”

GRUPPO 6: La persona può sentire il bisogno di imitare “sarcasticamente” il suono offensivo o avere uno scatto nervoso sulla persona che effettua il suono. Alcune persone riferiscono di aver bisogno di urlare. Il soggetto a questo livello può anche avvertire delle reazioni fisiologiche come la tensione di alcuni muscoli.

(Soggetto n°1 – Becky) “… da allora sono sicuro che il mio viso sia rosso e il mio sangue sia ribollisca.”
(soggetto n°2 – Heather) “Voglio urlare al sentire gli effetti sonori che egli fa giocando con i suoi giocattoli.”
(Soggetto n°3 – Rachael) “Provo una rabbia intensa, ansia e panico. Mi sento tesa e nervosa.”

GRUPPO 7: La persona riporta di non essere in grado di essere distratto dal suono scatenante e ha bisogno che il suono cessi immediatamente. Può allontanarsi bruscamente dal fattore scatenante, in modo inappropriato e / o insistere verbalmente sul fatto che la persona incriminata cessi immediatamente di fare il rumore.

(Soggetto n°1 – Georgia) “Devo fare una replica a voce sostenuta, dicendo per esempio ‘finiscila’, ogni volta che sento il suono scatenante, ma non funziona molto bene.”
(Soggetto n°2 – Monika) “… con i ragazzi che si comportano in modo anomalo sul retro mio marito urla loro ‘FINITELA!!’ ed io finisco col coprirmi le orecchie e urlare anche.”
(Soggetto n°3 – Melissa) “… ho fatto il tentativo di focalizzare l’attenzione su stimoli diversi da quello avversivo, ma non è possibile.”

GRUPPO 8: Questo livello genera un grado intensificato di stress (come riportato dagli intervistati). Entrano in gioco tutti i sintomi e le reazioni elencate finora. La persona può diventare verbalmente violenta, può minacciare qualche azione che farà al cessare del suono offensivo o ha altri pensieri estremi su come gestire la situazione.

(Soggetto n°1 – Nina) “Mi sento orribile quando urlo le urlo contro, ma devo urlare, altrimenti quell’orribile sensazione viene semplicemente imbottigliata dentro di me e non riesco proprio a smettere di piangere e odiare me stesso.”
(Soggetto n°2 – Smithy) “Non ho posso aiutare ma attualmente gli urlo di smetterla.”
(Soggetto n°3 – Raymond) “Se gli scagli una forchetta, credo si fermerà mangiare rumorosamente i cereali.”

GRUPPO 9: Questo livello sembra essere caratterizzato da un odio molto intenso verso il suono (x) e può suscitare il desiderio di aggredire o fare cessate il suono problematico con metodi inadeguati o eccessivi. La persona potrebbe avere la tendenza a frenarsi utilizzando qualche tipo di dolore auto-indotto, come una distrazione. Il pensiero di avvalersi della violenza è molto comune e dimostra i livelli molto alti che ha raggiunto lo stress.

(Soggetto n°1 – Samuel) “Vi sono altri là fuori che sentono la rabbia che sento io e sono ad un soffio dall’attaccare fisicamente i campanari dell’Esercito della Salvezza di ogni festa di stagione?
(Soggetto n°2 – Debbie) “Odio quando chiedo gentilmente a qualcuno di smettere di masticare una chewingum o di mangiare ghiaccio e questo pensa che sia divertente farlo un altro paio di volte !!! Se solo sapessero quanto ci vuole per trattenermi dal prenderli a pugni in faccia non lo farebbero.”
(Soggetto n°3 – Claire) “Misofonia significa dolore costante e panico. Significa temere di far male a qualcuno. Significa che soffrire giorno per giorno e non importare a nessuno.

GRUPPO 10: A questo livello dello spettro, la persona riferisce di aver avuto un comportamento violento. Ha fisicamente attaccato un’altra persona o ha causato a se stesso un danno significativo.

(Hannah) “A volte inizio a tremare e mi colpisco quando il suono continua ad esserci. Mio marito pensa che io sia pazza. Non posso farne a meno.”

In conclusione, utilizzate le informazioni che avete appena imparato in questo articolo per affrontare la misofonia. Non solo potrete fare la vostra valutazione sul valore del vostro grado di sensibilità ai suoni ma potrete rendervi conto che non siete soli! Altre persone lottano contro questa intolleranza e potrete dialogare con loro e confrontarvi nel gruppo Facebook Coscienza misofonica.

FONTE DELLE INFORMAZIONI:
Misophonia

FONTI DELLE IMMAGINI:
misofonia.com

di Monia De Tommaso

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Sintomi e cause scatenanti

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Descrivere i sintomi avvertiti dalle persone misofoniche è complicato perché si fa riferimento a soggetti sensibili ai suoni selettivi e occasionalmente anche ad elementi visivi.
I suoni problematici sono di solito in sottofondo, ma per una persona misofonica qualsiasi suono o rumore può essere un problema.
Ogni persona che soffre di misofonia ha i propri sintomi e le proprie reazioni che possono essere misurate con la Scala di Attivazione Misofonica (MAS-1). Ovviamente la situazione non è statica e i suoni possono essere aggiunti o sottratti nel tempo da questa collezione dinamica.
Quando una persona con misofonia è esposta a uno dei suoni scatenanti, la reazione è quella di misofonia-sintomi-non-voglio-ascoltareun’immediata risposta emotiva negativa.

Questa risposta può variare da un moderato disagio o fastidio acuto fino a rabbia e completo panico. Molto frequenti sono le reazioni violente o di fuga. Nello specifico, durante un suono scatenante, una persona misofonica può diventare agitata, offensiva, prendere le distanze dalla sorgente della sua sofferenza o, eventualmente, reagire in modo piú violento esprimendo rabbia.

In alcuni casi gravi, la situazione può essere così insopportabile che possono manifestarsi comportamenti violenti verso gli oggetti, persone o animali coinvolti.
Spesso, per scongiurare le crisi, queste persone cominciano a concentrare la propria attenzione sui momenti antecedenti alla produzione dei suoni scatenanti. Tuttavia, queste costrizioni molto spesso possono diventare delle ossessioni nei confronti di questi suoni, estendendo in questo modo l’ipersensibilità e peggiorando così l’intolleranza verso le persone e/o situazioni dove compaiono i suoni scatenanti.
Le reazioni di disagio possono iniziare quando comincia il suono ma, come è stato precedentemente scritto, le emozioni negative possono svilupparsi anche alla vista delle attività associate ai suoni.

misofonia-sintomiÈ difficile spiegare ad una persona non misofonica che impatto può avere la misofonia sulle persone. Si potrebbe chiedere loro di immaginare la sensazione provata davanti a suoni particolarmente stridenti o acuti, come quello delle unghie raschiate su una lavagna.
Alla maggior parte delle persone questo suono non piace e probabilmente spingerebbe molti a chiedere alla persona che lo genera di smettere. Tuttavia, questo esempio è ancora lontano dal rendere l’idea dell’intensità della componente emozionale negativa che si manifesta nel misofonico. Non gradire qualcosa (come un suono particolarmente fastidioso come quello delle unghie sulla lavagna) è improbabile che induca una persona alla reazione violenta o di fuga.

E purtroppo, spesso, sono le persone piú vicine alla persona con misofonia a suscitare le peggiori reazioni. Come si può immaginare, questo può rendere difficile le relazioni personali e produrre una quantità significativa di stress. Portata all’estremo, nel tentativo di ridurre lo stress causato dall’esposizione dei suoni scatenanti che producono, una persona misofonica può diventare socialmente isolata dalla famiglia.
Il luogo di lavoro può diventare un problema quando una persona con misofonia è messo in una posizione in cui ha poca possibilità di plasmare l’ambiente in cui gli viene chiesto di lavorare. Un collega, consumando il suo pranzo, puó comportare nel misofonico un notevole calo di attenzione, distrarre o generare un vero e proprio attacco di panico.
Un ambiente scolastico può essere simile; avere un impatto negativo a lungo termine potrebbe interferire con la capacità di apprendimento o socializzazione del bambino.
Per questo è molto importante restare vicini alla persona che presenta questi sintomi e non ignorarla o sottovalutare le sue reazioni perchè le peggiorerebbe.

FONTI DELLE NOTIZIE:
Saludterapia, Misophonia

FONTI DELLE IMMAGINI:
Charity Drops, Storiadellamodafemminile

di Monia De Tommaso