Misofonia: nuovi metodi di trattamento

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Attualmente ci sono nuove interessanti terapie in fase di sviluppo per curare la misofonia. La NRT sviluppata dal dott. Tom Dozier è risultata efficace quando una persona è intollerante a suoni scatenanti specifici. Ad esempio, se una persona viene attivata solo dal fratello o dal marito, allora questo trattamento può funzionare. Se invece si è innescati da un determinato suono prodotto da chiunque e ovunque, allora questo trattamento non funziona o ci vorrà molto tempo perché funzioni.
Il Dr. Scott Sessions ha sviluppato un trattamento chiamato Tecnica di Ripristico Psicosomatico che usa per curare i problemi emotivi. Fino a quando il dottor Dr. Sessions e Tom Dozier non si sono riuniti il 21 ottobre 2013, questo trattamento non era mai stato applicato per curare la misofonia. Beh, quello che è successo è stato quasi incredibile. I primi 2 individui misofonici trattati con questa tecnica hanno manifestato una completa eliminazione dei sintomi. Sulla persona successiva, che aveva / ha una misofonia estremamente grave, non ha avuto effetto. Recentemente, altri 2 soggetti sono stati trattati con la PRT, ed entrambi hanno mostrato una completa eliminazione dei sintomi misofonici.

Una sesta persona, trattata l’1/4/14, grazie al trattamento ha avuto un moderato miglioramento. Nel mese di aprile 2014, sono state trattate 31 persone; circa la metà ha mostrato una riduzione dei sintomi, ma sembra che l’effetto del trattamento non sia duraturo.

Ci sono state anche alcune segnalazioni dei benefici ottenuti dall’ipnoterapia (per lo più a breve termine), dai neurofeedback, biofeedback, e rilassamento muscolare. Alcuni hanno beneficiato ampiamente dal neurofeedback, e hanno avuto anche una completa eliminazione dei fattori di innesco. Il trattamento di neurofeedback richiede dalle 10 alle 80 (o più) sessioni. Ci sono stati anche molti che hanno segnalato di sentire numerosi benefici da queste terapie ma non sulla misofonia.

Il Rilassamento Muscolare Progressivo (PMR) ha anche dimostrato di essere molto utile sia a ridurre la rabbia / furia dopo un innesco che la forza del fattore scatenante. Il PMR ha anche molti altri benefici per la salute e il benessere tanto che dovrebbe essere praticato quotidianamente.

FONTE DELLE INFORMAZIONI:
Misophoniatreatment

FONTE DELL’IMMAGINE:
la rete

di Monia De Tommaso

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Il cane di Pavlov e la misofonia

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Oggi vi parleremo di un grande scienziato: Ivan Petrovič Pavlov (1849-1936). Dopo aver studiato l’ipnosi all’Università di Breslavia da Rudolf Heidenhain (1834-1897), uno dei maggiori fisiologi e ipnotisti dell’epoca, Pavlov si interessò ai comportamenti automatici, particolarmente evidenti e verificabili nello stato di trance. Successivamente sviluppò delle ricerche sulla fisiologia dei processi digestivi e su come questi si attivino a partire dalla salivazione, specie nei cani. È così che creò l’icona (“cane di Pavlov”) più classica della Nuova Psicologia Scientifica fondata sul meccanismo del condizionamento, uno dei pochi principi psicologici pienamente dimostrati sul piano sperimentale.

Questa tecnica si basa sul presupposto per cui se associamo uno stimolo condizionato (a nostra discrezione, può essere un suono, un’immagine) allo stimolo incodizionato (il cibo) un numero sufficiente di volte, il cane tenderà ad associare i due stimoli, e ad attribuire loro lo stesso significato. Dunque, se il cane associa il cibo a un certo stimolo condizionato, lo stimolo condizionato assumerà lo stesso significato del cibo, dunque produrrà lo stesso tipo di risposta, ovvero la salivazione. In questo esperimento Pavlov seguiva uno schema tipico:

1. un cane affamato (precondizione)
2. sente suonare un campanello (stimolo neutro) cui rimane indifferente;
3. poi gli viene presentato del cibo (odore appetitoso: stimolo incondizionato naturale) per cui automaticamente saliva.
4. Dopo alcune ripetizioni della sequenza campanello-cibo, il cane sente la campana, che ormai è diventata uno stimolo attivo (condizionato dall’associazione con il cibo) per cui automaticamente saliva (anche senza che il cibo compaia).

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In breve: lo stimolo indifferente (campana) diventa condizionato (produce salivazione) dopo che è stato associato mentalmente al cibo (stimolo incondizionato) in virtù del rinforzo (il cane affamato riceve del cibo).

Interessante è che una volta che il riflesso condizionato si è radicato, questo può agire a sua volta da rinforzo per un apprendimento condizionato ulteriore (di secondo livello).
Una volta che il riflesso condizionato è instaurato, si può avere:

• generalizzazione dello stimolo: rinforzando vari stimoli simili
• discriminazione dello stimolo: rinforzando solo alcuni stimoli tra quelli simili

Dunque, facendo il punto della situazione: l’esperimento classico di Pavlov si propone di dimostrare il riflesso condizionato secondo il quale con uno stimolo naturale si è in grado di provocare il verificarsi di un determinato evento (risposta). Gli organismi (animali ed umani) imparano ad associare uno stimolo con un altro. Centrali per il condizionamento classico sono i riflessi, ovvero risposte non apprese e non controllabili. Pavlov dimostrò che associando per un certo numero di volte la presentazione di carne ad un cane con un suono di campanello, alla fine il solo suono del campanello determina la salivazione nel cane.

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Perché in diversi studi sulla misofonia, si associa a questa sindrome la scoperta di Pavlov?

Il condizionamento classico è un processo di apprendimento automatico, basato su associazioni psicologiche inconsce. Il riflesso condizionato è passivo e non richiede collaborazione da parte del soggetto. Questo procedimento somiglia molto a quello che accade ad un misofonico. In un dato periodo della propria vita, il soggetto, per via di un apprendimento automatico e passivo, fa associazioni psicologiche: ad uno stimolo (sonoro o visivo) accosta un evento spiacevole. In base a questo non solo il soggetto avrà una reazione (riflesso) incondizionato di tipo nervoso ma questa potrebbe diventare a sua volta un rinforzo per un apprendimento condizionato di secondo livello. In questo modo la misofonia si espande.

Secondo degli studi, nell’uomo, il condizionamento classico può riguardare l’apprendimento di risposte emotive specifiche ad esempio la rabbia, paura o addirittura lo sviluppo di fobie.
Non si apprende la paura (risposta emozionale incondizionata provocata da stimoli pericolosi, spiacevoli o dolorosi) in sé, ma si può apprendere la paura nei confronti di stimoli specifici.
Quando c’è una paura irrazionale, non controllabile e soprattutto non utile per la salvaguardia della persona si può parlare di fobia.

Che è cosa accaduto ad un misofonico? Provando a dare delle risposte a questa domanda, abbiamo pensato che potrebbe essere venuto a contatto con avvenimenti o stimoli spiacevoli e la paura di riviverli ha generato le risposte di innesco.

misofonia-condizionamentoJohn Watson, principale esponente del comportamentismo, applicò a livello sperimentale alcuni principi del condizionamento per studiare la terapia per le paure e le fobie.
Un esempio è il caso del “piccolo Albert”, bambino di 11 mesi che fu indotto a sviluppare una fobia di una piccola cavia bianca. La cavia bianca, stimolo condizionato, non produce in natura alcuna paura. Per produrre paura, essa era stata associata a un forte rumore (stimolo incondizionato); il forte rumore, infatti, produce in tutti noi uno stato di forte allerta, ed è naturalmente associato al pericolo.
Questo esperimento comportamentista prevedeva che associando i due stimoli, cavia bianca e rumore improvviso, si potesse produrre ad una forte fobia. E questo è ciò che si verificò: dopo alcune esposizioni, il piccolo Albert aveva sviluppato una fobia.

La domanda che ci poniamo dunque è: la misofonia è la reazione ad una fobia?

Nonostante sembri non esserci una via di uscita, secondo alcuni studi, così come è possibile apprendere una fobia, è possibile disimparare ad avere una fobia e liberarsi da questo problema. Circa trenta anni dopo, Wolpe, richiamandosi proprio a Watson, sviluppò la tecnica di Desensibilizzazione Sistematica.
Questa tecnica prevede l’associazione tra lo stimolo ansiogeno (nel caso di Albert, della cavia bianca) ed un altro stimolo incondizionato: il rilassamento muscolare. Dopo una serie di esposizioni, la persona contrasta lo stimolo fobico associando ad esso il rilassamento. Se questo è vero allora tutto ciò accrediterebbe maggiormente la validità del PMR e della NRT tra i trattamenti validi per la cura della misofonia.

FONTE DELLE INFORMAZIONI:
PERUSSIA.IT, IGOR VITALE, Wikipedia

FONTI DELLE IMMAGINI:
Wikipedia, SAPERE.IT, Massey

di Monia De Tommaso

Diventare immuni dai rumori con i precetti di Matsumoto [I parte]

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In articoli precedenti abbiamo descritto la tecnica del Rilassamento Muscolare Progressivo come una delle possibili soluzioni atte a ridurre i sintomi della misofonia. Sicuramente, imparare a gestire il proprio corpo diventa fondamentale per una sindrome che fa contrarre la muscolatura alla vicinanza del fattore di innesco.
In questo articolo invece vogliamo riportarvi dei suggerimenti per imparare ad essere immuni dai rumori scritti da Keisuke Matsumoto, un monaco buddista che ha pubblicato un libro dal titolo Manuale di un monaco buddhista per liberarsi dai rumori del mondo: 37 esercizi per ottenere la tranquillità dell’anima.
La nostra intenzione non è focalizzare la vostra attenzione sul Buddhismo, quanto sui precetti buddhisti da lui indicati davvero molto utili per imparare a liberarsi dai rumori del mondo. Queste sono le parole dello stesso Matsumoto nella prefazione:

Il fulcro di questo libro è il punto di vista di una persona comune sul rumore e sulle sofferenze che causa: è possibile superarle alla luce degli insegnamenti buddhisti e ottenere la tranquillità dell’anima? Cogliere l’essenza dei precetti buddhisti è vantaggioso anche per una persona che ha poca dimestichezza con tale tradizione di pensiero: in fondo, tutti possono avvicinarvisi.

Vi proponiamo adesso alcuni dei precetti che rileviamo particolarmente importanti e cerchiamo di analizzarli insieme:

1. Ritrovare la tranquillità dell’anima

Come osserva Matsumoto, la nostra tranquillità è minacciata non solo dai rumori esterni ma anche da quelli interni (quali la gelosia, rabbia, ecc) che sicuramente sconvolgono la nostra anima e i nostri nervi. Come sappiamo, uno dei sistemi per tenere sotto controllo i sintomi della misofonia è quello di avere corpo e mente rilassati per poter gestire al meglio le reazioni al fattore scatenante. Dunque quali sono le soluzioni proposte da Matsumoto?

Proprio perché viviamo in questa sorta di «regno del rumore» dobbiamo sforzarci di osservare noi stessi e ciò che ci circonda con calma e serenità: è importante rafforzare la percezione che abbiamo di noi stessi e del mondo. […] Se vogliamo estirpare all’origine il rumore che emerge dal nostro mondo interiore, dobbiamo prima di tutto individuarne le cause.

Inoltre se impariamo a restare calmi potremo anche imparare con più serenità ad accettare i suoni che ci infastidiscono e a ignorarli con più facilità. Come scrive il monaco Matsumoto: “si può ottenere il silenzio in qualsiasi luogo chiassoso: non è necessario fuggire”.

Vedere le cose per quelle che sono: che si tratti di rumori esterni o interni, non esistono luoghi completamente insonorizzati. […] Non possiamo comprendere e risolvere i problemi se osserviamo ciò che ci circonda con un filtro egoistico: siamo noi a creare i problemi. […] Se non siamo sereni e tranquilli percepiremo normali suoni come rumori, questo progressivamente aumenterà e ci allontanerà dalla verità delle cose.

Questo è uno dei motivi per cui tra le terapie proposte per trattare la misofonia ci sono quelle che rieducano il paziente ai suoni scatenanti, somministrandoglieli un poco per volta. Diversi studi hanno dimostrato come alla fonde di questa sindrome c’è un trauma e una cattiva associazione di un suono a qualcosa di spiacevole: effettivamente siamo noi a creare i problemi, anche se inconsciamente e la soluzione resta quella della consapevolezza, accettazione, e serenità con le quali affrontare il problema.

Respirare profondamente, calmarci e concentrarci per tornare ragionevoli. E osservare noi stessi in modo distaccato, come se fossimo un’altra persona.

Questo consiglio è utile in ogni momento della vita e per i misofonici soprattutto prima e dopo un innesco.

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2. Piccole tecniche per calmare un animo inquieto

Quali sono le tecniche che suggerisce il monaco per calmare un animo agitato? Vediamo insieme le più rilevanti:

– Ritagliarsi trenta minuti al giorno per stare in silenzio con se stessi;
– Provare a recarsi in luoghi che trasmettono tranquillità all’anima;
– Sforzarsi di fare qualche camminata;
– Avere il coraggio di lasciar perdere le cose che non ci servono veramente o che non sono veramente importanti;
– Cercare di capire perché il rumore ci dà fastidio.

I consigli dei quali Matsumoto fa dono possono sembrare banali ma riflettendo bene: quanto li rispettiamo davvero? Perchè sono così importanti questi consigli? Secondo Matsumoto non solo sono utili per portare nelle proprie case la tranquillità trovata nei luoghi in cui la si trova ma ciò che conta è che se l’anima è inquieta, anche il corpo ne soffre. Dunque non sottovalutiamo questi precetti perchè potrebbero aiutarci a riprendere il controllo della nostra mente e del nostro corpo.

FONTE DELLE INFORMAZIONI:
Manuale di un monaco buddhista per liberarsi dai rumori del mondo

FONTE DELLE IMMAGINI:
Huffington Post, Misofonia.com

di Monia De Tommaso

Il PMR secondo il dott. Dozier

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Per chi segue le nostre pubblicazioni, il PMR (Rilassamento Muscolare Progressivo) non sarà una novità. Tuttavia crediamo che sia importante scrivere ancora un altro articolo a riguardo perché riteniamo questa tecnica è davvero molto utile per diversi motivi:

– ha dei benefici sui sintomi della misofonia;
– ha benefici a livello fisico quanto psicologico nella vita di tutti i giorni;
– potete realizzarla direttamente da casa vostra quando vorrete;
– non è una pratica costosa.

In particolare, in questo articolo riporteremo le considerazioni del dott. Dozier sul PMR perché possiate avere più informazioni possibili sull’argomento. Il testo che seguirà è tratto dalla trascrizione di un video del dottore e che potrete leggere cliccando qui.
Buona lettura.

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PMR, acronimo di Rilassamento Muscolare Progressivo, è una tecnica di rilassamento sviluppata agli inizi del 1920 da un medico americano di nome Edmund Jacobson per aiutare i pazienti con stress e ansia. Nel Regno Unito, è noto come Rilassamento muscolare Differenziale. Sicuramente avrete sentito la frase: “Mi sento molto tesa”. La parola “tesa” si riferisce alla tensione muscolare, che noi abbiamo quando ci sentiamo particolarmente sotto stress. Originariamente il PMR era una serie contrazioni e rilassamenti di 200 diversi gruppi muscolari del corpo. Ma da quel momento abbiamo scoperto che si ottiene lo stesso beneficio lavorando solo su 15 – 20 gruppi muscolari. Il PMR è solo un modo per ottenere uno stato di profondo rilassamento. Voglio dare credito alla fonte di queste informazioni, che sono prese da Il libro degli esercizi sull’ansia e fobia, di Edmund Bourne.
Se guardiamo a cosa significa avere uno stato fisiologico di profondo rilassamento di contro allo stress o il panico, ecco cosa provate fisicamente o fisiologicamente: avete una diminuzione della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria, della pressione sanguigna, la tensione nei muscoli scheletrici, il tasso metabolico o il consumo di ossigeno, e in realtà si avrà una riduzione del proprio pensiero analitico. Questo non è un momento di riflessione.

Ci sono una serie di benefici che si possono trarre da un quotidiano rilassamento profondo, e si ottengono questi benefici a prescindere da come si fa il rilassamento. Non solo si riduce notevolmente l’ansia generale e si impedisce l’accumulo di stress, ma si ottiene un aumento di energia e di produttività, si migliora la capacità di concentrazione e la memoria. Si riduce l’affaticamento e insonnia, i disturbi psicosomatici, come la pressione alta, emicrania, mal di testa, asma, e ulcere. Inoltre si giunge ad avere una maggiore fiducia in se stessi, una riduzione del senso di colpa, e una maggiore consapevolezza dei propri sentimenti.
La ragione per cui si ha una maggiore consapevolezza dei propri sentimenti è il rilassamento di diversi muscoli che se sempre tesi non permettono la ricezione di sensazioni quali quello della calma, rilassamento, felicità. Rilassandoli quotidianamente con un qualsiasi tipo di rilassamento profondo, si ha dunque maggiore consapevolezza della propria sensibilità.

Specificamente per quanto riguarda la misofonia, il Rilassamento Muscolare Progressivo donerà un generale senso di benessere che consentirà di ridurre i suoi sintomi. Ma questo è solo uno dei vantaggi per la misofonia. L’altro vantaggio che si ottiene dal PMR è la possibilità di rilassare i muscoli su richiesta, quindi ridurre drasticamente la rabbia e la tensione muscolare dopo un innesco muscolare.Inoltre si può imparare a rilassare i muscoli anche prima di un innesco. Se sa di essere in una situazione in cui si sta per essere attivati, si possono rilassare i muscoli prima dell’innesco rendendolo effettivamente meno potente.

In sostanza il PMR contribuirà a ridurre il vostro riflesso fisico al fattore di innesco. Inoltre, se si desidera utilizzare l’applicazione Trigger Tamer, si avrà risultati molto più velocemente perchè si possono rilassare i muscoli durante il suo utilizzo accelerando così anche il processo di riconnessione neurale nel cervello lucertola.
Ed ora, vi lascio con alcune linee guida per il rilassamento muscolare progressivo. Innanzi tutto è meglio farlo due volte al giorno, se possibile mattina e sera, soprattutto nella prima settimana. Una volta al giorno è sufficiente, ma così ci vorrà più tempo per vedere risultati. Durante una seduta di PMR assumete una posizione comoda, in una stanza tranquilla, per essere senza distrazioni dai 20 ai 30 minuti, giusto il tempo per la seduta. Una volta assunta la dimestichezza necessaria, è possibile completare l’esercizio in 10 minuti. Sarebbe meglio fare una seduta a stomaco vuoto e come già accennato, nella più totale comodità perché possiate sentirvi a vostro agio: su un divano, un letto, una poltrona o sul pavimento e con abiti comodi. Questo è un momento in cui non dovrete avere preoccupazioni o pensare ad altro. Dovete avere un atteggiamento passivo, di distacco, essere lì e lasciare che il vostro corpo si rilassi; dovete essere gli osservatori di voi stessi: osservare il modo in cui i muscoli reagiscono è una parte importante del PMR.

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Per fare una sessione di PMR, è sufficiente seguire un’audio guida. Si inizia con un paio di respiri profondi, poi contrarre un gruppo muscolare per 7-10 secondi, mantenerli contratti e concentrarsi su di loro, fino a visualizzare la tensione muscolare. Infine si rilassa il gruppo muscolare fino a sentirne la mollezza. Si deve notare la differenza tra tensione e rilassamento. E poi si ripete questo procedimento per ogni gruppo muscolare del corpo che si vuole usare nella seduta.
Ci vogliono circa 14 giorni per imparare l’abilità di rilassare i propri muscoli, e comunque si migliora sempre più con la pratica. Quando si sarà sufficientemente bravi, basterà semplicemente desiderare di rilassarsi perché i muscoli del proprio corpo si abbandonino e le reazioni nervose generanti contrazioni muscolari (come quelle misofoniche) si riducano notevolmente.
Ricordate che il PMR diffonde un senso di benessere generale che riduce l’impatto e la gravità della misofonia.”

Ecco il vostro compito per casa: andate sull’articolo inerente il PMR e fate una  di rilassamento muscolare progressivo seguendo le istruzioni audio guidate delle quali abbiamo riportato i link. Ne troverete di due tipi, realizzati da due voci differenti. Ascoltate una di queste lezioni audio guidate per la prima settimana, perché impariate a concentrarvi sulla contrazione e rilassamento dei muscoli, fattori fondamentali per lo sviluppo delle connessioni cerebrali, e quindi a rilassare i muscoli su richiesta.

Se vi sentite innescati dalle voci riportate nelle audio lezioni allora potete fare uso del copione in formato pdf di una seduta di PMR, sulla stessa pagina web. Noi consigliamo comunque di prendere visione di questo copione anche prima di inziare una seduta audio perchè possiate avere già un’idea di quello che farete. Se volete vedere più rapidamente il miglioramento allora praticate il PMR due volte al giorno.

Speriamo che questo articolo sia per voi utile, anche se ma non si sa quanto lo sia davvero fino a quando non si prova a fare le sedute di rilassamento per 14 giorni. Provate!

FONTE DELLE IMMAGINI:
Thisisyoga, Misofonia.com

FONTE DELLE INFORMAZIONI:
misophoniatreatment

di Monia De Tommaso

Rilassamento Muscolare Progressivo

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Il Rilassamento Muscolare Progressivo (PMR – Progressive Muscle Relaxation) è un addestramento avente come obiettivo quello di ridurre la tensione muscolare e altre manifestazioni somatiche che accompagnano l’ansia. Tutto il training si basa sull’alternanza della contrazione/rilasciamento di tutti i distretti muscolari al fine di ottenere un rilassamento globale che interessi tutto il corpo. L’attenzione viene posta in particolar modo sui momenti di decontrazione allo scopo di distinguere gli stati di tensione presenti nelle nostre vite quotidiane e di cui generalmente non siamo consapevoli.

Per far in modo che l’ allenamento funzioni occorre tale abilità sia praticata diverse volte per impararla bene. Inoltre sarebbe opportuno eseguire questo tipo di rilassamento per 10-14 giorni, prima di decidere se funziona su se stessi. Una volta imparata questa abilità, si potranno rilassare i muscoli quando si sentirà un suono di attivazione.
Una volta inserita questa tecnica nella routine, si può fare il PMR per 15-20 minuti circa ogni giorno, anche due volte al giorno.

Ecco alcuni testi contenenti le formule importanti da leggere per il rilassamento muscolare progressivo:

Rilassamento-Muscolare-Progressivo-Copione
Appendice-CC

Una pratica che potrebbe inoltre aiutare, non solo nella vita in generale ma anche nel caso specifico, è quella del training autogeno che vi permetterà di avere più padronanza della vostra muscolatura volontaria e involontaria.

Il PMR si avvale anche dell’uso del colore dei rumori per essere più efficace. Di seguito troverete alcuni link dai quali potrete scaricare gratuitamente file audio con il rumore bianco, rosa, e marrone che possono essere utilizzati per bloccare i suoni scatenanti. I file sono ospitati su Google Drive per il download che potrete effettuare cliccando la freccia che punta verso il basso (al centro della barra nera della pagina).

Rumore bianco – 10 minuti
Rumore bianco – 30 minuti
Rumore rosa – 10 minuti
Rumore rosa – 30 minuti
Rumore marrone – 10 minuti
Rumore marrone – 30 minuti

Di seguito potrete vedere parte di un’intervista che il dott. Dozier fa a Virginia, una sua paziente che descrive la sua esperienza con il Rilassamento Muscolare Progressivo e la misofonia dimostrando che ci sono diversi vantaggi nell’iniziare un trattamento che si fonda sul PMR.

Di seguito potrete trovare due esercizi di Rilassamento Muscolare Progressivo in formato audio.

Esercizio di PMR numero 1
Esercizio di PMR numero 2

FONTE DELLE IMMAGINI:
Dott.ssaMarinellaMagnani

FONTE DELLE INFORMAZIONI:
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di Monia De Tommaso