CAPITOLO 11 – Panoramica delle emozioni – Parte III
Le emozioni che nascono da un fattore scatenante sono veloci, furiose, intense e potenti. Ma la rabbia non porta a picchiare cani, rompere tastiere di computer o fracassare stereo. Invece, la gente fugge. Che cosa può causare tale furia senza combattere?
Una premessa fondamentale di fondo è che la rabbia senza aggressività palese si pone come una funzione di dolore affettivo. Si teorizza che i fattori di innesco causano dolore di tipo affettivo, non a livello dei sensi, ed è il dolore che permette al cervello di riconoscere e valutare i fattori scatenanti come pericolosi e minacciosi.
La teoria del dolore conduce ad una domanda interessante: se il fattore di innesco crea dolore affettivo e quindi la sofferenza, perché non c’è la paura della fonte dell’innesco? Per esempio, se si trova insopportabile lo schiarirsi della gola del proprio fratello, perché non si ha paura del proprio fratello? Se lo schiarirsi della sua gola vi causa sofferenza e dolore e la vostra rabbia è rivolta a vostro fratello, perché non agite fisicamente e apertamente in modo aggressivo nei suoi confronti?
La risposta potrebbe essere che i circuiti che stimolano la paura e l’aggressività non sono stimolati dalla “Rabbia per il suono”, mentre i circuiti che producono la rabbia sono stimolati.
Si potrebbe anche sostenere che il cervello cosciente ha separato, a un certo livello, la fonte del fattore di innesco (e successivo dolore) e l’innesco (dolore). Il fattore scatenante causa il dolore; il fratello è solo il messaggero. Danneggiare fisicamente o aggredire verbalmente la fonte dell’innesco non altera o attenua il dolore che il fattore scatenante provoca.
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FONTE DELLE INFORMAZIONI:
Sound-Rage: A Primer of the Neurobiology and Psychology of a Little Known Anger Disorder
FONTE DELL’IMMAGINE:
IranDaily