Panoramica delle emozioni – Parte II

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CAPITOLO 11 – Panoramica delle emozioni – Parte II

L’esposizione inevitabile giornaliera ad un ambiente con suoni / immagini comuni sui quali il misofonica ha poco controllo, provoca nel sofferente una raffica continua di disagio fisico, psicologico ed emotivo. Il disagio fisico è duplice:

1) vi è l’impatto del rilascio di ormoni e di altri cambiamenti fisiologici che si verificano rapidi per la risposta automatica di fuga

2) vi è l’impatto dallo stress persistente dopo la diminuzione della risposta di attivazione indotta.

Il disagio psicologico è significativo, a lungo termine, e si pone come conseguenza di lunga esposizione ad  associazioni ricorrenti con sensazioni di impotenza e vulnerabilità.

Pensieri e sentimenti negativi creano barriere per l’intimità e la fiducia, interrompendo la vicinanza nei rapporti sia personali che professionali. Le emozioni sembrano avere una vita propria, ma sono intrinsecamente collegate agli stati fisici e psicologici di una persona. I disagi emotivi di rabbia e disgusto hanno un’intensità che può andare da lieve a grave ed estrema, a seconda delle circostanze che circondano l’evento innescante.
La trasformazione emotiva comporta una cascata di reazioni fisiologiche e psicologiche che vanno dall’altamente automatica e di base a quella relativamente elaborata e complessa.

Le emozioni sono alterate e comunemente legate agli eventi circostanti. Non c’è modo di fermare il latrato dei cani, i bassi degli impianti stereo dei nostri vicini, o la digitazione degli impiegati sulle loro tastiere del computer. L’incapacità di fermare gli inneschi visivi, uditivi, olfattivi può portare ad una spirale emozioni delle quali inizialmente si tenta di ottenere il controllo, con successivi sentimenti di impotenza. Chi soffre di questa sensibilità, spesso riferisce che i sentimenti di impotenza li fa piangere molto tempo dopo che l’innesco è svanito. È noto che il pianto “è spesso una manifestazione della lotta contro una difficoltà che si tenta di affrontare”.

Un misofonico può indossare tappi per le orecchie, cuffie, bombardarsi di rumore bianco, ed evitare molti luoghi e interazioni sociali, nel tentativo palese di ottenere il controllo sull’ambiente, e in un sottile tentativo di ridurre al minimo il danno emotivo inevitabile.

La creazione di barriere di conseguenza all’innesco da stimoli è un meccanismo di difesa tra il mondo esterno ed il cablaggio fisso del cervello nel mondo interno.
Paradossalmente, aggirare l’esposizione a un fattore scatenante, limita la libertà di movimento della vittima. Quando i film, ristoranti, corsi di ginnastica, seminari, e una miriade di altre qualità di offerte di vita diventano fuori limite, ci sono sempre meno opportunità di crescita e di esperienza positiva. La persona cessa di crescere. Nel tentativo di ottenere il controllo, il risultato finale è una maggiore sensazione di impotenza.

Clicca qui per leggere la prima parte di questo capitolo.

FONTE DELLE INFORMAZIONI:
Sound-Rage: A Primer of the Neurobiology and Psychology of a Little Known Anger Disorder

FONTE DELL’IMMAGINE:
LiberidiLeggere

di Monia De Tommaso

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