Le cortecce uditiva e prefrontale

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CAPITOLO 7: L’innesco del cervello – Le cortecce uditiva e prefrontale

La corteccia uditiva

L’organizzazione funzionale della corteccia uditiva ricorda l’organizzazione delle cortecce dedicate ad altre modalità sensoriali. Informazioni in entrata vengono inviate dal talamo, che a sua volta le proietta per le aree corticali “di livello superiore”. I neuroni nella corteccia uditiva interpretano i segnali audio in ingresso e li inviano al resto del sistema nervoso.
Molti neuroni nella corteccia uditiva rispondono solo a suoni molto specifici. Secondo uno studio, solo il 5% dei neuroni nella corteccia uditiva ha un “alto tasso di stimolazione” quando si percepisce una gamma di suoni di varia lunghezza, frequenza e volume. I ricercatori hanno ipotizzato che ciascun neurone nella corteccia uditiva può avere uno “stimolo ottimale” a cui è particolarmente sensibilizzato. Diversi studi hanno suggerito che è possibile che certi suoni, come il ticchettio delle unghie generato al tocco della tastiera di un computer portatile o il ticchettio di tacchi sul marciapiede, potrebbero essere elaborati e verrebbe loro assegnato un significato a livello della corteccia uditiva.

La corteccia prefrontale

Il telencefalo è la più grande parte del cervello umano, che contiene tutti i centri che ricevono e interpretano le informazioni sensoriali. La corteccia prefrontale (PFC), situata nella parte anteriore della corteccia cerebrale, è costituita da un gruppo di aree cerebrali con ampie interconnessioni tra diverse sottoregioni della PFC. Questo permette di condividere le informazioni all’interno di reti locali, nonché di convergere con cortecce sensoriali in modalità multiple.
La PFC ha un ruolo nell’interpretazione cognitiva ed emotiva di stimoli sensoriali valenti e nel controllo delle successive risposte comportamentali. Gli studi suggeriscono che le caratteristiche funzionali e elettrofisiologiche dell’amigdala e della PFC si sovrappongono e dipendono intimamente le une dalle altre. I circuiti neurali che mediano le risposte cognitive (del pensiero), emotive (dell’umore, dei sentimenti), fisiologiche (del corpo), e le risposte comportamentali (dell’azione) sembrano essere indissolubilmente legate e non possono veramente essere separabili.

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FONTE DELLE INFORMAZIONI:
Sound-Rage: A Primer of the Neurobiology and Psychology of a Little Known Anger Disorder

FONTE DELL’IMMAGINE:
Treccani

di Monia De Tommaso

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