Nessuno ama sentire qualcun altro masticare. Ma per alcune persone il suono è completamente insopportabile. Per queste persone, che hanno un tipo di disturbo specifico che viene chiamato misofonia, quei suoni possono causare il panico, ansia e persino rabbia.
Non è chiaro quanto sia comune la misofonia, alcune stime dicono che ne soffre circa il 10% della popolazione generale, ma tra gli altri gruppi è più comune. Il sessanta per cento delle persone con acufene hanno sintomi della misofonia. La condizione non è stata riconosciuta per molto tempo ed è spesso difficile da diagnosticare, soprattutto nei bambini. Un’indagine su 20 intervistatori ha dimostrate che alcuni di loro avevano il disordine. Tuttavia i ricercatori non sono ancora totalmente sicuri di quello che la misofonia provoca, o quale sia il modo migliore per trattarla.
Un recente lavoro (International Journal Eating Disorders, ovvero Giornale Internazionale dei Disturbi dell’Alimentazione), nel quale troviamo il racconto del caso clinico: Dovremmo ripararci per misofonia nei pazienti con disturbi alimentari? (Should we screen for Misophonia in patiens with eating disorders?, un rapporto di tre casi, di Hannah Kluckow, James Telfer e Suzanne Abraham) ha cercato di vedere se la misofonia avesse qualche relazione con disturbi alimentari. I ricercatori hanno intervistato 15 pazienti con disturbi del comportamento alimentare, controllandoli per i sintomi misofonici. Tre di loro hanno mostrato sintomi:
Caso 1: è un ragazzo di 29 anni con problemi alimentari iniziati nell’infanzia, l’anoressia nervosa e bulimia nervosa la cui misofonia è stata attivata da una voce femminile acuta.
Caso 2: è un ragazzo di 15 anni con diagnosi di anoressia nervosa dopo l’insorgenza della misofonia. Il suo fattore scatenante era costituito dalla masticazione rumorosa della gente.
Caso 3: è una donna di 24 anni che ha presentato un’anoressia nervosa prima dell’esordio della misofonia. Il suo fattore di innesco era il tintinnio e masticazione della madre e la masticazione dei cereali della zia.
Tutti e tre i casi hanno identificato un suono di innesco legato alla masticazione e con una reazione violenta avversiva e meccanismi di adattamento che comprendono l’evasione ai pasti e da chi ha la bocca piena. La misofonia può essere associata con le presentazioni dei disturbi alimentari. Questo caso si aggiunge alla letteratura sulla presentazione della misofonia.
Un pezzo del New York Times del 2011 racconta alcuni dei meccanismi di difesa di pazienti con la misofonia:
Nel frattempo, quelli con la condizione si difendono come meglio possono. La signora Siganoff dice che rimane infuriata fino a quando non dice qualcosa come “sta’ zitto” o “fermati”.
“Se io non dico nulla, la rabbia aumenta” ha detto. “Quella della vocalizzazione è sufficiente per fermare la reazione” (il dottor Johnson ha detto che l’ecolalia, o imitazione del suono offensivo, è comune).
Come un giovane adolescente a tavola, Heidi Salerno ha cercato di tappare con discrezione le orecchie o ha masticato in sincronia con altri affinché i propri rumori della masticazione soffocassero quelli esterni.
Kelly Ripa ha chiesto ai suoi figli di masticare con calma mentre ha detto che deve lasciare casa sua se il marito mangia una pesca. Jordan Gaines Lewis, un blogger del Psychology Today, ha descritto ciò che accade nella sua mente quando sente qualcuno si taglia le unghie:
“Mi siedo, paralizzato, incapace di prestare attenzione al mio lavoro, il mio sangue ribolle e ho cuore in gola. Voglio correre. Voglio urlare”.
Così la prossima volta che masticate a voce alta, tossite, o vi tagliate le unghie, ricordate: potreste essere la causa della rabbia di qualcuno che vi circonda.
FONTE DELLE INFORMAZIONI:
SMARTNEWS
FONTE DELL’IMMAGINE:
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