La misofonia e le strategie di reazione [Parte I]

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Molte di queste strategie di reazione saranno ben familiari alle persone che soffrono di misofonia. Sono elencate tanto a vantaggio dei malati, quanto delle famiglie, amici e professionisti.

  • Diagnosi: non sottovalutare i vantaggi di ricerca di una diagnosi medica. La conferma ufficiale che dimostra di avere una malattia riconosciuta può essere una potente spinta psicologica. Essa può anche aiutare tutte quelle persone che si attivano per dimostrare che “non sono pazze” e che “non si sono inventate” la malattia. Tenere anche a mente che maggior è numero di persone a cui viene diagnosticata la condizione, tanto piú c’è la possibilità che l’interesse scientifico sviluppi terapie più efficaci e, il Santo Graal, una potenziale cura.
  • Tenere un diario: tenere un diario sulla misofonia. Registrare quali sono ti propri fattori scatenanti, cosa fanno, cosa si innesca, le ore del giorno in cui accade, che cosa si è provato prima, durante e dopo l’incidente, che cosa ha fatto peggiorare le cose, ciò che ha reso le cose migliori. Prendete il controllo della vostra misofonia.
  • Da evitare: è consigliabile, ove possibile, cercare di evitare le situazioni in cui sapete che potreste affrontare situazioni scatenanti note. Mangiare pasti separatamente dal resto della famiglia è ovvia. Chiaramente, questa è una questione delicata e le trattative con la famiglia devono essere affrontate con sensibilità. Solo perché si ha una malattia, non significa che si possa presumere che tutti sappiano esattamente ciò che essa comporta. Un compromesso accettabile in casa potrebbe essere quello di portare tappi per le orecchie o ascoltare della musica con le cuffie mentre a si è tavola, anche se a volte la sola vista di una persona che mangia puó essere sufficiente a provocare un attacco.
  • Parlare: munirsi di coraggio per poi di discutere della propria malattia con le persone che piú scatenano i sintomi misofonici, è come dividere con altre persone un’enorme cifra da pagare. La maggior parte delle persone vorranno aiutarti a ridurre al minimo il disagio, anche se, di tanto in tanto, si potrebbero dimenticare, o non rendersi conto di quello che stanno facendo. C’è la possibilità che non vi prendano sul serio e che risultino insensibili a questo problema (in molti ci hanno segnalato la seguente risposta ricevuta dai familiari: “tutti noi abbiamo dei suoni che non ci piacciono, cresci e sopportala!”); o peggio ancora, che riproducano deliberatamente il suono incriminato in vostra presenza piú forte che possono. Speriamo che queste persone siano solo una piccola minoranza.
  • Partecipare a un gruppo di sostegno: essere in grado di leggere le esperienze di altre persone, e di interagire con i compagni di sventura su Internet o di persona, è un altro modo potente di venire a patti con la propria condizione, e, si spera, di raccogliere alcuni suggerimenti su come affrontarla meglio! Unisciti al nostro gruppo (chiuso) su Facebook Coscienza misofonica!

    Leggi La misofonia e le strategie di reazione [Parte II]!
    FONTE DELLE INFORMAZIONI:
    Misophonia Treatment Institute

    FONTE DELL’IMMAGINE:
    Igor Vitale

di Monia De Tommaso

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