La parola misofonia [dal greco μίσος (misos): avversione, odio, profondo disagio, e φωνή (foné): suono] significa letteralmente significa “odio per i suoni”. Il termine fu coniato nel 1991 dai neroscienziati americani Pawel e Margaret Jastreboff ma molto spesso é sostituito dalla formula Sindrome della Sensibilità al Suono Selettivo (selective sound sensitivity syndrome, ovvero S4).
In particolare con il termine misofonia si fa riferimento ad un disturbo neuropsichiatrico in cui le emozioni negative (rabbia, di volo, l’odio, disgusto) sono innescate da suoni specifici della vita quotidiana.
Le persone che soffrono di questo disturbo hanno una sensazione soggettiva di disagio o insoddisfazione dinanzi a certi suoni. Attenzione tuttavia a non confondere la misofonia con altri problemi:
• Iperacusia: patologia provocata da un’alterazione cerebrale nell’elaborazione dei suoni che vengono avvertiti più acuti e più forti a cui pertanto si diventa intolleranti
• Fonofobia: ovvero paura ossessiva verso il rumore. Diversamente dall’iperacusia, ha spesso cause psicologiche indotte da traumi sonori
• Acufene (in inglese troverete la forma tinnitus, derivante dal latino): disturbo uditivo costituito da rumori (come fischi, ronzii, fruscii, pulsazioni ecc.) che l’orecchio percepisce come fastidiosi a tal punto da influire sulla qualità della vita del soggetto che ne è affetto.
La malattia non è stata classificata come un disturbo indipendente nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali, VI edizione) o ICD-10 (Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi della Salute, X edizione); nel 2013 tre psichiatri dell’Academic Medical Center di Amsterdam hanno formulato criteri diagnostici per riconoscerla e hanno suggerito che fosse classificata come un disturbo psichiatrico indipendente.
Nel 2013 diversi studi neurologici e studi del cervello che si riferiscono al disordine misofonico hanno postulato che la valutazione anormale o disfunzionale dei segnali neurali avviene nella corteccia cingolata anteriore e la corteccia insulare. Queste cortecce sono anche implicate nella sindrome di Tourette, e sono il fulcro per l’elaborazione della rabbia, dolore, e informazioni sensoriali. Altri ricercatori concordano che la disfunzione ha origine in strutture del sistema nervoso centrale. Si sa ancora poco riguardo alla localizzazione anatomica delle anomalie che causano il quadro clinico, ma si ritiene che la parte cerebrale coinvolta possa trovarsi a livello dei centri superiori del sistema nervoso centrale, più centralmente rispetto a quella che genera le anomalie alla base dell’iperacusia.
Sulle cause della misofonia si sa poco, ma pare che questa intolleranza sia determinata da un disordine del sistema nervoso centrale, come conseguenza ad una determinata esperienza negativa connessa ad un suono specifico, forte o debole che sia. Il disturbo si manifesta intorno ai 13-14 anni (a volte puó insorgere all’etá di 10 anni) ed ha un’incidenza a livello familiare, il che fa a pensare ad una componente genetica. I rumori che provocano fastidio – a volte, anche rabbia e dolore – possono provenire da una persona che mangia, che si taglia le unghie, che russa, tossisce o sbadiglia; così come dal semplice parlare o respirare. Per alcune persone, il disturbo può essere influenzato anche da stimoli visivi ed ampliarsi ai movimenti del corpo, anche osservati con la coda dell’occhio. A causa del malessere provato, i soggetti che soffrono di misofonia possono accusare forte ansia ed avere bisogno di allontanarsi dalle persone che emettono i suoni.
Riconoscere la misofonia (soprattutto nei suoi primi sintomi) non é semplice tuttavia in questo sito cercheremo di dare delle informazioni utili perché tanto i diretti interessati quanto i famigliari e amici dei misofonici possano prendere provvedimenti.
FONTI DELLE NOTIZIE:
EcuRed, Wikipedia, TantaSalute
FONTI DELLE IMMAGINI:
Culturamix, Filhotedepombo, TavoloVirtuale
[…] valutare o curare l’acufene (la distinzione tra acufene, iperacusia e fonofobia la trovi cliccando qui) l’attenzione è spesso rivolta sulla percezione del suono fantasma che ha dato il suo nome […]
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[…] misofonia (“avversione del suono”) è talvolta confusa con l’iperacusia, in cui il suono viene percepito come anormalmente forte o fisicamente doloroso. Ma la dott.ssa […]
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[…] Ha detto: “Ho sempre cercato di nascondere la mia condizione e sento che è colpa mia perciò non vorrei mai dire niente a nessuno”. “Tuttavia, se ho visto qualcuno aprire un pacchetto di biscotti, vorrei trovare una scusa, andare al gabinetto e tirare lo sciacquone per fare rumore”. “Ho parlato con il mio medico di famiglia, ma purtroppo, non essendo una malattia di vita o di morte, è difficile che i medici la prendano sul serio”. “Ho studiato la mia condizione e ho scoperto che è una fobia poco conosciuta, nota come Sindrome delle 4S“. […]
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